Le nostre Chiese

Unità pastorale di Cavernago e Malpaga

L’unità pastorale di Cavernago e Malpaga è l’unione di due Parrocchie che fanno riferimento a due chiese storiche di pertinenza dei due Castelli, rispettivamente di Cavernago e di Malpaga.

Domenica 17 gennaio 2016 il vescovo Beschi celebra  la posa della prima  pietra e l’11 marzo  2018  consacra  la chiesa del nuovo centro  pastorale e inaugura i locali dell’oratorio.

 

Di seguito una breve descrizione delle due chiese:

CHIESA DI SAN MARCO EVANGELISTA Parrocchia di Cavernago

Fu eretta dal conte Francesco Martinengo nel 1605 contemporaneamente al palazzo e agli altri edifici che oggi compongono il centro storico di Cavernago. Fu consacrata nel 1622 dal vescovo di Bergamo G. Emo. Fino al 1948 fu chiesa sussidiaria della parrocchiale di San Giovanni di Malpaga.

E’ un edificio tardo-rinascimentale a navata unica coperta a volta, con coro “a scarsella” e facciata a capanna ornata da una finestra serliana e da un bel portale in arenaria con stemma dei Martinengo Colleoni. Il campanile accanto alla facciata risale alla stessa epoca della chiesa.

Nel coro sono tre tele seicentesche di pittore ignoto raffiguranti S.Marco, S. Alessandro e S.Francesco di Paola. Lungo le pareti interne si ammirano alcune tele di pittori del Novecento. Nell’adiacente Oratorio della Congregazione si conservano opere di V. A. Orelli (1772): la tela della Madonna del Suffragio e vari affreschi.

 

CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA Parrocchia di Malpaga
L’attuale edificio fu eretto dal Colleoni attorno al 1460 forse sul sito di un oratorio precedente, di cui si conserva, forse, l’abside della cappella di destra. Si tratta di una tipica chiesa a navata unica in stile gotico-lombardo con tetto a vista sostenuto da due arconi trasversali a sesto acuto. A metà di ogni parete laterale si apre una cappella con relativo altare. Nel XVIII secolo fu trasformata in stile barocco e vi fu aggiunta l’attuale facciata con piccolo protiro. Nella stessa epoca fu modificato e sopraelevato anche il campanile. Negli anni 1930-31 l’architetto Barboglio ha eliminato le sovrastrutture barocche, riportando l’interno del tempio al suo aspetto originario del XV secolo. In quell’occasione furono riscoperti gli affreschi  quattrocenteschi della cappella di destra e le decorazioni in cotto delle pareti esterne.

L’interno conserva un pregevole altare maggiore del 1645 e alcune tele del XVII secolo, tra cui un San Sebastiano del Procaccini (attribuzione) e una Madonna del Rosario di G.P. Cavagna. Il grande quadro della Predicazione del Battista è invece opera di V.A. Orelli (1774).